Carmen e le confessioni di un brigadiere. La grande lirica torna al Castello della Rancia

Testo, drammaturgia e regia di Paolo Baiocco, interpreti Serena Pasqualini e Fabrizio Romagnoli


Dopo la positiva sperimentazione dello scorso anno con l’adattamento de “La Gitana” tratta dal Trovatore di Giuseppe Verdi, la grande lirica torna dopo diversi decenni a Tolentino, riportando in auge un genere musicale molto apprezzato che in passato ha visto, solo per citarne alcuni, al Teatro Nicola Vaccaj, grande musicista ottocentesco a cui si deve un metodo di canto lirico ancora tra i più diffusi e utilizzati nel mondo, opere dirette dal grande Arturo Toscanini e interpretate da Beniamino Gigli.

Il progetto scaturisce da una felice intuizione di Serena Pasqualini, cantante lirica che si è esibita nei maggiori teatri mondiali, che torna nella sua città d’origine, dopo una recente tournée in Brasile, per dar vita ad uno spettacolo che unisce, grazie alla collaborazione con la Schola Cantorum “Giuseppe Bezzi”, opera lirica, drammaturgia e balletto, riuscendo anche a coinvolgere attori e alcune delle realtà culturali e musicali tra le più importanti del territorio. Fondamentale il sodalizio artistico nato con Paolo Baiocco regista nei più importanti teatri italiani, in Europa, Canada, Corea e Giappone che cura anche l’adattamento del testo e della drammaturgia dell’opera.

Da tutto ciò ne scaturisce uno spettacolo che ha il pregio di essere messo in scena in un luogo ideale, il Castello della Rancia e che certamente non mancherà di emozionare gli spettatori sia per le scelte dettate dal regista che per la bravura degli interpreti.

Quindi, l’estate 2014, sarà caratterizzata dall’allestimento di “Carmen. Confessioni di un brigadiere” di Georges Bizet che debutterà il 22 agosto, alle ore 21.15 e che sarà replicata il 24 agosto, sempre alle ore 21.15.

Scrive Paolo Baiocco nelle sue note di regia.

Un “Noir” e allo stesso tempo, una storia d’amore; si apre sulla tragedia già compiuta, come in due film indimenticabili di Billy Wilder, “La fiamma del peccato” e “Viale del tramonto” e prosegue con il racconto della storia, vissuta come un lungo flash-back ì; altro film-cult di riferimento è “Rocco e suoi fratelli” di Luchino Visconti.

Il narratore, proprio come n “la fiamma del peccato”, è l’assassino: un brigadiere che ha ucciso la sua donna, una donna per la quale aveva rinunciato a tutto, alla carriera, alla rispettabilità, una donna che, non più innamorata di lui, lo stava lasciando per un altro.

E’ una storia d’oggi, ma parte da un soggetto vecchio di oltre due secoli. E’ costruita sulla Carmen di Mérimée musicata da Bizet e raccolta una storia ambientata nel XXI secolo; protagonisti della storia, come nell’opera lirica, sono il brigadiere José e la zingara Carmen.

Il ruolo del brigadiere è affidato a due interpreti: un attore, nella parte di José, quando esce dalla lunga prigionia e il tenore, che risulterà come una proiezione del brigadiere stesso, venti anni prima.

Il ruolo della protagonista dell’opera, Carmen, è affidato al mezzo soprano Serena Pasquali che canta nella sua lingua, il francese, perché, come dirà ella stessa, “je ch’ante pur moi meme...”

Il terzo protagonista, il rivale del brigadiere, Escamillo, è affidato a un attore, mentre sono cantanti Frasquita e Mercedes.

Tutti gli interpreti, attori e cantanti sono inseriti nella struttura musicale creata da Bizet che prevedeva, tra l’altro, brani recitati veri e propri.

Nella nuova versione di questa opera famosissima, la novità è nella lunga confessione di José, interpretato dall’attore Fabrizio Romagnoli, che, entrando negli angoli bui del suo animo tormentato d’assassino, ripercorre a ritroso la storia.

Con questo meccanismo diventa chiara, “clamorosa” fino all’assurdo, la diversità e l’incomunicabilità tra i protagonisti; usano infatti linguaggi diversi come il canto e la recitazione e lingue diverse, il francese e l’italiano.

Un gruppo di danzatori di flamenco darà un colore più acceso e se possibile, più tragico a questa operazione di commistione-fusione tra opera, teatro e danza.

“Carmen. Confessioni di un brigadiere” è promossa e organizzata dalla Pro Loco TCT, dalla Schola Cantorum “G. Bezzi” in collaborazione e con il patrocinio del Comune di Tolentino.

Da sottolineare che il progetto e l’evento godono del patrocinio e del sostegno delle più importanti istituzioni e di diversi sponsor.

Questo singolare quanto importante progetto vuole:

valorizzare e sostenere la cultura e in particolare l’opera lirica, che pur essendo un vessillo della magnificenza musicale italiana all’estero, in Italia è quasi completamente ignorata;

valorizzare i musicisti e gli artisti locali, dando loro una occasione in più di lavoro e di riconoscibilità nel loro territorio;

valorizzare le aziende locali, sia coinvolgendole nella realizzazione dell’evento, sia sensibilizzandole a partecipare con un contributo economico, proprio per risvegliare quel mecenatismo che storicamente ha sempre sostenuto la cultura e lo spettacolo e senza il quale è sempre più difficile, se non impossibile, portare aventi progetti basati su questi valori.

Info e prenotazioni alla Pro Loco TCT di Tolentino, piazza della Libertà, al numero 0733.972937
informazioni@vivitolentino.it

Questi i prezzi dei biglietti che con l’intento di riavvicinare il grande pubblico risultano essere
particolarmente convenienti: 20 euro.